Una lente sul micromondo

Tra praterie d’alta quota, vallate fluviali e biodiversità appenninica.

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I Monti Sibillini, con le loro imponenti vette calcaree e vallate modellate dall’acqua, ospitano alcuni tra gli ecosistemi più ricchi e affascinanti dell’Appennino centrale. In particolare, l’area di Pintura di Bolognola, incastonata tra la Valle del Fargno, la Valle dell’Ambro e la selvaggia Valle del Rio Sacro, offre una straordinaria varietà di habitat in pochi chilometri: da zone umide e risorgive a praterie secondarie d’altitudine e boschi montani.

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Grazie a queste caratteristiche, il territorio risulta ideale per la fotografia macro e l’osservazione ravvicinata di specie vegetali e animali, molte delle quali di grande interesse ecologico e conservazionistico. Tra le specie target dell'uscita ci saranno orchidee spontanee, coleotteri, ragni, anfibi, rettili come la Vipera ursinii, e farfalle alpine tra cui la rara e affascinante Parnassius apollo.

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L'uscita sarà focalizzato sulla fotografia ravvicinata e sulle diverse tecniche utili per valorizzare soggetti di piccole dimensioni in ambienti naturali. L’esperienza sarà articolata in tre giornate: una di teoria (online) e due di pratica sul campo.

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Durante la lezione teorica i partecipanti apprenderanno nozioni fondamentali di fotografia naturalistica, con un focus particolare sulla macrofotografia: attrezzatura, gestione della luce, tecniche di messa a fuoco e approccio etico al soggetto. Le nozioni apprese saranno poi applicate durante le due giornate di uscite, in cui ci si immergerà nei paesaggi selvaggi dei Sibillini, fotografando in ambienti estremamente vari e suggestivi.

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Un’occasione unica per imparare, osservare con attenzione e affinare la propria tecnica fotografica all’interno di uno dei parchi montani più belli d’Italia.

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NOTA BENE: gli animali non verrano manipolati per fare foto.

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