La mia passione per la fotografia naturalistica inizia nel lontano 2008, una folgorazione avvenuta durante gli anni dell’università. Con il tempo la passione è cresciuta ed è andata ad affiancare il mio lavoro di guida ambientale e di divulgatore naturalistico: si è trasformata in un'estensione della mia professione, uno strumento aggiuntivo per raccontare la bellezza e allo stesso tempo la fragilità dei viventi e del nostro pianeta.
Le tecniche a disposizione di un fotografo naturalista sono molteplici: per esempio, con una macro-fotografia si possono enfatizzare dettagli che ad occhio nudo sono difficili da percepire.
Esiste una tecnica, la fotografia ambientata, che unita ad un elevato ingrandimento, dona allo scatto la possibilità di raccontare il contesto ambientale dell’organismo ritratto: in questo caso si parla di macro ambientata.
Come si può intuire, il valore naturalistico della macro ambientata è notevolmente superiore alla “semplice” macro. Proprio per via di questo valore, la macro ambientata ha bisogno di un approccio consapevole ed etico! Lasciando da parte le difficoltà oggettive nella realizzazione degli scatti, di cui parlerò più avanti, la macro ambientata esige conoscenza approfondita della materia naturalistica in modo da evitare di danneggiare i soggetti e non realizzare foto artefatte e poco realistiche dal punto di vista scientifico.
Se si vuole approcciare questa tecnica consiglio in prima battuta di studiare, muovendosi per gradi e iniziando con soggetti statici come funghi e fiori per arrivare alla fauna che generalmente dona pochi istanti per realizzare lo scatto voluto.
​
Funghi nel sottobosco (Riccardo Mattea ©)
Dopo questa doverosa introduzione sugli aspetti etici, passiamo ora a quelli tecnici.
Nel panorama fotografico attuale troviamo moltissima attrezzatura idonea per realizzare la macro ambientata, sia per reflex che per mirrorless. In questa breve lista riporto alcune mie impressioni su obiettivi macro che ho potuto provare di persona.
​
SIGMA 15mm FISHEYE
Il mio primo obiettivo per macro ambientata, ottimo su full frame e APSC, è circa un 1:4 (il soggetto, sul sensore, è grande ¼ rispetto alla realtà) e permette di riprendere in modo eccellente soggetti di grandezza media (anfibi e rettili).
​
TOKINA 10-17mm FISHEYE
Uno dei migliori obiettivi per la macro ambientata! Rispetto al SIGMA 15mm è più versatile per via dello zoom e ha un rapporto di ingrandimento superiore che permette la ripresa di soggetti più piccoli come per gli insetti di dimensioni maggiori. Questa lente è nativa APSC ma si può usare agevolmente anche su full frame in modalità crop (meglio su sensori con tanti megapixel).
​
LAOWA 15mm MACRO
Il più estremo di tutti e unico obiettivo grandangolare ad arrivare a rapporto di ingrandimento 1:1. Lente molto nitida per full frame (ma si usa anche in APSC con un angolo di campo minore) che permette di riprendere soggetti molto piccoli. Si tratta di un obiettivo difficile da usare (soprattutto per chi è alle prime armi) per via della completa gestione in manuale, inoltre il rapporto 1:1 è praticamente impossibile su full frame per via della ridottissima distanza lente-soggetto.
​
ZUIKO 8mm FISHEYE (eq 16mm full frame)
Ottima lente per il sistema micro 4/3 che mi sento di paragonare al SIGMA 15mm, molto luminoso permette anche fotografia di paesaggio notturna.
​
PANASONIC 8mm FISHEYE (eq 16mm full frame)
Ottica equivalente allo Zuiko 8mm meno luminosa ma più compatta che ho preferito proprio per questa sua caratteristica.
​
PANASONIC LEICA 9mm (eq 18mm full frame)
Ottica grandangolare molto nitida e versatile per micro 4/3 che permette con poco peso di avere un obiettivo per paesaggio, paesaggio notturno e macro ambientata con rapporto di ingrandimento 1:2.
​
Altre ottiche, meno specialistiche per questo tipo di scatti, sono il LAOWA 6mm micro 4/3 (eq 12mm full frame) LAOWA 7,5mm micro 4/3 (eq 15mm full frame), il LAOWA 10mm micro 4/3 (eq 2omm full frame), il NIKKOR 16-35mm o il NIKKOR 20mm G, ottime soprattutto per soggetti non troppo piccoli come anfibi, rettili o funghi e fiori.
Una libellula ambientata (Marco Bertolini ©)
Una rana verde ambientata (Riccardo Mattea ©)
Funghi nel sottobosco (Marco Bertolini ©)
Esistono sicuramente anche altri obiettivi adatti che non ho mai testato ma che sono sicuro che possano dare ottime soddisfazioni, l’importante è considerare la differenza di resa visiva tra fisheye e grandangolo: il primo, infatti, enfatizza molto di più la distorsione del soggetto in primo piano, distorce le linee del contesto ambientale ma da una maggiore percezione della profondità di campo. La scelta è quindi del tutto soggettiva: io, per esempio, uso indifferentemente fisheye e grandangolo scegliendo sul momento la lente che reputo più adatta a seconda del soggetto che incontro.
​
Oltre alla lente, è molto importante l’illuminazione del soggetto: un buon sistema flash o di pannelli led è quasi d'obbligo per questa tecnica fotografica. Scegliere se usare flash o led dipende dalla situazione: in caso di forte controluce, per esempio, il led non riuscirà a schiarire il soggetto. Inoltre, se fotografate spesso in solitaria, come succede a me, bisogna attrezzarsi con supporti che sostengano le luci, soprattutto perché in alcune occasioni non avrete la possibilità di piazzarle a terra o su piccoli treppiedi. Con il tempo ho capito che una delle soluzioni più efficaci è quella di avere delle “braccia” snodate connesse alla macchina fotografica che reggano flash o led. Ovviamente le luci, soprattutto flash, vanno opportunamente diffuse (con diffusori o superfici schermanti) in modo tale da avvolgere meglio il soggetto ed evitare riflessi fastidiosi.
​
In conclusione, spero che questo articolo possa stimolare la vostra passione, e che con coscienza e conoscenza possiate approcciarvi a questa bellissima tecnica di racconto fotografico.
Una femmina di insetto stecco ambientata tra i rami di una quercia (Marco Bertolini ©)
Una damigella sulle rive di un fiume (Riccardo Mattea ©)
Marco scatta una foto ad un bruco di sfinge dell'euforbia (Marco Bertolini ©)
Una chiocciola nel giardino di casa (Marco Bertolini ©)